Ogni aula, ogni cortile, ogni corridoio può essere luogo di incontro, ispirazione, rigenerazione.
Prendersi cura dei luoghi dell’Ateneo significa prendersi cura della nostra comunità e del suo futuro. Il tempo futuro sarà anche un tempo di trasformazione fisica: occorre pensare la nostra casa politecnica come un dispositivo dinamico, capace di accompagnare il cambiamento, migliorare la qualità della vita, ispirare nuove forme di interazione tra le persone e tra l’Ateneo e la città. Vi saranno ambienti di studio, ma anche di aggregazione; spazi per il lavoro e per la cura; luoghi in cui immaginare un modo diverso di essere comunità accademica.
- Valorizzare il potenziale trasformativo del nuovo Campus Magrone come laboratorio urbano di innovazione aperta.
- Rendere ogni luogo dell’Ateneo accessibile, inclusivo, sostenibile e accogliente, attraverso una nuova progettualità architettonica, sociale e culturale.
- Rilanciare la sede di Taranto come modello integrato di formazione, rigenerazione e cittadinanza.
Gentilissimo studente sono davvero lusingato dalle Sue parole che, tra l’altro, trovo colgano appieno alcuni dei problemi che oggi investono…
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